Ben 27 milioni di nuove connessioni ultra veloci attivate nel 2009 su reti mobili Hspa: questo il bilancio, assai positivo, che la Gsm Association (il consorzio mondiale che riunisce i principali carrier di telefonia cellulare) ha stilato sulla base dei dati raccolti da Wireless Intelligence. L'importanza di questo traguardo, dicono i diretti interessati, è data anche dal fatto che sostanziosi contributi alla causa sono arrivati da Africa ed Europa dell'Est, per quanto Europa occidentale e regione Asia Pacifico coprano i due terzi delle circa nove milioni di nuove connessioni (il Nord America si ferma a 1,3 milioni) create ogni mese sul pianeta. L'Hspa lo ricordiamo, è l'acronimo di High speed packet access e identifica la famiglia di protocolli per la telefonia mobile di terza e quarta generazione che include l'Hsdpa per la trasmissione dati in downlink (verso l'utente) e l'Hsupa per la trasmissione dati in uplink (verso la rete degli operatori). Ad oggi le reti ultraveloci attive sono circa 330 e distribuite in 120 Paesi. Quelle attive a livello commerciale sono 290, alimentano nel complesso 170 milioni di connessioni a cui si attaccano oltre 1.600 dispositivi compatibili, fra smartphone, netbook, notebook e chiavette wireless. La Gsma parla non a caso di vero e proprio ecosistema in cui convergono già migliaia operatori, fornitori e provider di applicazioni e servizi e che si estende sin d'ora alla prossima generazione delle tecnologie Gsm, e cioè l'Hspa+ (circa 60 i network già implementati nel mondo e una trentina i servizi commerciali attivi) e il tanto atteso Lte (Long term evolution), le cui prime reti dovrebbero essere operative in primavera. Le potenzialità sono del resto enormi e la necessità di investire in infrastrutture è un passaggio obbligato per arrivare al punto in cui, si stima nel 2014, i dispostivi mobili in circolazione sul pianeta invieranno e riceveranno più dati in un mese di quanti ne siano stati mandati e ricevuti in tutto il 2008. E tre quarti di questo traffico si pensa sarà riconducibile all'accesso a Internet da cellulare.
La stessa Gsm Association ha quindi stilato la mappa delle connessioni mobili transitate su reti Gsm/Umts nel corso del 2009 e stando ai dati raccolti dagli analisti di AT Kerney, più della metà del totale, circa quattro miliardi su scala globlae, sono state effettuate nei Paesi dell'Asia-Pacifico. Un mercato, quello asiatico, tutt'ora in forte crescita e che dal 2003 a oggi ha triplicato le sue dimensioni creando i presupposti per toccare la cifra iperbolica di tre miliardi di utenti di telefonia cellulare entro il 2013. Un successo che trova fondamento, a detta della Gsma, nel buon stato di salute dell'economia, nelle nuove infrastrutture di rete implementate, nell'offerta di cellulari a basso costo, nell'apertura dei mercati e nel quadro normativo favorevole e pure in modelli di business innovativi di "network sharing", basati cioè sulla condivisione delle reti. Un boom che coinvolge circa 10 milioni di addetti e che sviluppa un giro d'affari di circa 370 miliardi di dollari, poco meno del 3% del Pil dell'intera regione. (G. Rus.)